È possibile assumere integratori a base di proteine del siero del latte nei pazienti con malattia di Parkinson senza interferire con l’efficacia terapeutica della levodopa?
L’obiettivo principale di questo studio è stato valutare l’efficacia della levodopa, farmaco utilizzato nel trattamento della malattia di Parkinson, in concomitanza all’assunzione di integratori a base di proteine del siero del latte.
La levodopa necessita di una corretta alimentazione per aumentarne l’efficacia terapeutica. Questa non dovrebbe essere assunta con alimenti ricchi in proteine (carne, pesce, uova, latte e derivati, affettati, legumi) perché ne riducono l’efficacia e di conseguenza aumentano il rischio dei blocchi motori dopo i pasti. E’ dunque maggiore il rischio che, i pazienti affetti da malattia di Parkinson in trattamento con la levodopa, assumano un ridotto apporto di proteine con conseguente probabilità di perdita di massa muscolare. Emerge la necessità di assumere integratori alimentari atti a ridurre questo rischio. Tuttavia, la maggior parte degli integratori contiene proteine e potrebbero potenzialmente influenzare l’efficacia della levodopa. Per analizzare tale effetto, sono stati studiati 51 pazienti con disabilità per 4 settimane.
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi di integrazione: un gruppo ha assunto un integratore alimentare a base di proteine del siero del latte e l’altro ha assunto un integratore a base di magnesio per l’effetto placebo.
Ad entrambi i gruppi è stato fornito lo stesso trattamento dietetico che prevedeva una dieta con la distribuzione delle proteine alimentari nel tardo pomeriggio. Le valutazioni neurologiche e fisiche sono state condotte ad inizio e alla fine del trattamento ed, in entrambi i gruppi, sono migliorate.
Nello specifico si è visto che l’efficacia della terapia con levodopa è rimasta stabile sia nei pazienti che hanno assunto l’integratore a base proteine del siero di latte sia nei pazienti che hanno assunto integratori a base di magnesio. In conclusione, quindi, è stato possibile affermare che l’assunzione di integratori a base di proteine non interferisce con l'efficacia della terapia con levodopa e, dunque, può essere utilizzata nelle persone con disabilità che necessitano di un'integrazione proteica senza restrizioni negli orari di assunzione.
COMMENTO NUTRIZIONALE:
Dal punto di vista nutrizionale, è importante soddisfare il fabbisogno proteico utile al mantenimento di una buona massa muscolare per sostenere la performance fisica, la forza e l’efficienza del muscolo.
L’apporto medio giornaliero di proteine è pari a 1,0 – 1,2 grammi per chilo di peso corporeo. Le proteine ad alto valore biologico (o nobili) si trovano in maggiore quantità in alimenti di origine animale, come carne, pesce, uova. Nel caso di pazienti affetti da malattia di Parkinson, la quota proteica andrebbe garantita ma limitata al pasto serale.
Se con l’alimentazione non si riesce a raggiungere un corretto apporto di proteine, è consigliabile ricorrere all’utilizzo di integratori a base di proteine del siero del latte.
A cura di: Dott.ssa Maria Carmela Macchione, Biologa nutrizionista e Dott.ssa Michela Barichella, Medico Dietologo.
FONTE: Pinelli G, Siri C, Ranghetti A, Cereda V, Maestri R, Canesi M. Can we add whey protein supplementation in patients with Parkinson's disease without interfering with levodopa response? Int J Neurosci. 2023 Feb.