Opicapone: aspettative, esperienza clinica e testimonianza
Convegno AIP, 1 dicembre 2018
Dr.ssa Anna Zecchinelli
Aspettative
Opicapone è un inibitore enzimatico e precisamente degli enzimi COMT che degradano (distruggono) la levodopa a livello periferico. Funziona aumentando la quantità di levodopa che viene assorbita. Pertanto è utile solo nei pazienti in trattamento con levodopa, in cui riduce il tempo dei blocchi ovvero in cui la levodopa è inefficace. Il farmaco, da solo, non ha alcun effetto sui sintomi parkinsoniani.
Sono già in commercio due farmaci appartenenti a questa classe ovvero entacapone e tolcapone. Un farmaco nuovo deve offrire qualche vantaggio in più rispetto a quelli già disponibili. Vediamo quali sono i vantaggi:
- Non è associato a tossicità epatica come il tolcapone. Pertanto non è necessario monitorare la funzionalità epatica periodicamente tramite esami del sangue, come avviene con il tolcapone
- Non colora le urine macchiando la biancheria intima, se il paziente ha qualche piccola perdita urinaria.
- Non causa diarrea che, specie con tolcapone, può essere importante
- Si prende una sola volta al giorno invece di più volte al giorno, per cui la somministrazione è più pratica. In genere si prende alla sera.
Attualmente è rimborsato in 19 Regioni italiane su 20. Manca la Sardegna, dove si prevede di conseguire la rimborsabilità a breve. Come gli altri farmaci, è soggetto a Piano Terapeutico preparato dallo specialista, senza il quale bisogna pagarlo. Si fa presente inoltre che vi possono essere differenze burocratiche da Regione a Regione, dato che ognuna è un piccolo mondo a sé.
Per quanto riguarda le interazioni con altri farmaci, può essere assunto anche da pazienti in terapia con altri farmaci anti-parkinsoniani oltre alla levodopa, inclusa la safinamide, selegilina e la rasagilina, nonché da pazienti in terapia con anticoagulanti senza problemi. Naturalmente non andrebbe somminstrato insieme a tolcapone o entacapone.
Potenzia l’effetto delle statine sul colesterolo, per cui è possibile che si debba rivedere la dose di queste ultime.
Esperienza clinica
I neurologi (Dr.ssa Zecchinelli, Prof. Pezzoli) hanno già iniziato a prescrivere opicapone e si sono resi conto che è efficace, la sua potenza a 50mg/die è almeno pari ai farmaci precedenti, nell'80% dei pazienti. Per questo motivo i pazienti possono sviluppare movimenti involontari e può essere necessario rimodulare la terapia. In alcuni pazienti la rimodulazione può essere un po’ complessa.
Bisogna anche tenere presente che opicapone deve essere dato ad almeno un’ora di distanza dalla dose di levodopa. Un’altra possibilità è la somministrazione dopo cena (la levodopa va presa 20-30 minuti prima del pasto)
Domande dal pubblico
Pubblico: Il cibo interferisce con la funzione di opicapone?
Dr.ssa Zecchinelli: no, non c’è alcuna interferenza, tanto è vero che si può prendere subito dopo il pasto
Pubblico: Mia madre prende opicapone da una settimana, sempre una volta al mattino. L’effetto è immediato oppure bisogna aspettare del tempo? Va bene prendere opicapone al mattino?
Prof. Pezzoli: L’effetto avviene subito, nell’arco della prima giornata. Va bene prenderlo anche al mattino, però attenzione o al mattino oppure alla sera, mai al mattino ed anche alla sera. L’azienda produttrice consiglia alla sera perché afferma che migliora il sonno, ma io lo prescrivo anche al mattino e va bene.
Testimonianza di una paziente del Prof. Pezzoli
Assume opicapone dal 20 ottobre u.s. una volta al giorno, al mattino. La sua esperienza personale con il farmaco è molto positiva. Prima di assumere opicapone non riusciva più a camminare, mentre ora riesce a farlo. Inoltre, non ha mai avuto movimenti involontari o altri effetti collaterali.