I farmaci dopamino agonisti ergolinici possono produrre danno alle valvole cardiache
I risultati di uno studio condotto presso il Centro Parkinson ICP di Milano
Sono stati sottoposti ad un esame ecocardiografico 155 pazienti parkinsoniani che avevano ricevuto un trattamento con un solo tipo di dopamino agonista per almeno 12 mesi. Essi sono stati suddivisi in due gruppi a seconda del tipo di dopamino agonista assunto (ergot-derivati o non ergot-derivati). I risultati sono stati confrontati con quelli di 90 soggetti sani di controllo. E’ stata riscontrata una insufficienza valvolare clinicamente importante nel 23,4% dei pazienti trattati con pergolide (un dopamino agonista ergolinico) e nel 28,6% dei pazienti trattati con cabergolina (un altro dopamino agonista ergolinico) e nessun caso tra i pazienti trattati con dopamino agonisti non ergolinici (pramipexolo e ropinirolo). Il rischio di danno da moderato a grave alle valvole cardiache aumenta da 4 a 6 volte con la pergolide e da 4 a 7 volte con la cabergolina rispetto ai controlli sani. La gravità del danno è proporzionale alla dose totale di dopamino agonista ergolinico assunta. Il fenomeno viene spiegato da una proprietà farmacologica secondaria della pergolide e della cabergolina: essi stimolano i recettori 2B per un altro neurotrasmettitore oltre alla dopamina, la serotinina; la stimolazione di questi recettori, che sono molto numerosi nelle valvole cardiache, induce la formazione in eccesso di tessuto fibroso. In base ai risultati di questo studio dovrà essere consigliato a tutti i pazienti in trattamento con pergolide o cabergolina di sottoporsi ad un esame ecocardiografico per escludere un eventuale danno alle valvole cardiache ed il loro trattamento farmacologico dovrà essere rivalutato per stabilire se esiste una alternativa valida più sicura. Lo studio è stato sponsorizzato dalla Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson, dalla Associazione Italiana Parkinsoniani e dagli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano, in seguito ad una serie di segnalazioni di difetti delle valvole cardiache in pazienti parkinsoniani in trattamento con dopamino agonisti. Il lavoro è stato pubblicato su una delle riviste scientifiche più importanti del mondo, il New England Journal of Medicine assieme all' editoriale di un farmacologo che spiega il meccanismo alla base del danno. La Fondazione e l'AIP desiderano ringraziare tutti i pazienti del centro Parkinson ICP-Milano che hanno partecipato allo studio e comunicano che è in corso un altro studio per stabilire se il danno è reversibile o no.
Zanettini et al New Engl J Med 2007; 356:39-46