Riconoscimento internazionale per il Progetto Africa
La Federazione Mondiale dei Neurologi e la Movement Disorders Society co-sponsorizzano un corso di formazione in Africa coordinata dalla Fondazione Grigioni
Intervista al Dr Roberto Cilia, medico neurologo presso il Centro Parkinson ICP a Milano, detto “Primario d'Africa” in quanto dirige l'ambulatorio per il Parkinson che la Fondazione Grigioni sponsorizza in Ghana
JH: Dr Cilia, ho saputo che la Federazione Mondiale dei Neurologi e Movement Disorders Society (l’Associazione Internazionale dei Neurologi che si occupano di Disturbi del Movimento) ha riconosciuto ufficialmente il valore del progetto Africa e vi ha assegnato dei fondi, complimenti. Come è avvenuto questo?
RC: In realtà, la Federazione ha deciso di assegnare dei fondi a progetti neurologici in Africa ed ha chiesto alla Movement Disorders Society se era a conoscenza di membri che stavano gestendo progetti meritevoli in Africa per eventuali co-sponsorizzazioni, e loro hanno segnalato l'opportunità a me. Avevo già intenzione di organizzare un corso di formazione in neurologia per medici non neurologi in Ghana, di cui la Movement Disorders Society era a conoscenza. Ho così preparato una richiesta di fondi per il progetto e la Federazione l'ha giudicata meritevole, assegnando i fondi necessari. Il "progetto Africa " è nato nel 2008 e ad oggi ha arruolato quasi un centinaio di pazienti con malattia di Parkinson sui tre ambulatori che stiamo seguendo in Ghana, una numerosità che è stata presentata a diversi congressi internazionali e che ha attirato l’interesse della Movement Disorder Society.
JH: Come mai ha deciso di organizzare questo corso di formazione in neurologia per medici non neurologi in Ghana? Non ci sono neurologi in Africa?
RC: A dire il vero, praticamente non ce ne sono. I medici specialisti raramente rimangono in Africa, preferiscono emigrare verso paesi dove sono pagati molto di più. In tutto il Ghana, un paese che ha 25 milioni di abitanti, ve ne sono solo tre. Inoltre, è stato stimato che in Africa sub-Sahariana vi è mediamente 1 neurologo ogni 10 milioni di abitanti.
JH: Ma ne vale la pena? Io pensavo che il problema in Africa fosse costituito dalle malattie infettive.
RC: Sì, certo, quella è la priorità. Ma man mano che la priorità viene affrontata l'attesa di vita si sta allungando notevolmente, fino a quasi raggiungere quella nei paesi occidentali. Adesso anche in Africa stanno comparendo le malattie tipiche degli anziani, tra cui le malattie neurodegenerative ed i tumori. E' stato stimato che tra pochi anni vi saranno quasi un milione e mezzo di persone con problemi neurodegenerativiin Africa sub-Sahariana.
JH: Quali sono gli obiettivi del corso?
RC: Il corso è improntato soprattutto sulle malattie neurodegenerative (malattia di Parkinson, parkinsonismi, malattia di Alzheimer e varie altre forme di demenza). Gli obiettivi fondamentali sono
a) di insegnare a diagnosticare le patologie principali ed a impostarne il trattamento, concentrandosi sui mezzi locali disponibili. Verrà anche insegnato l'approccio multidisciplinare, fornendo nozioni elementari di fisioterapia e di altre terapie non farmacologiche. Inoltre, verrà spiegato come dare suggerimenti a chi assiste il paziente per la gestione del paziente nella vita quotidiana per migliorarne la qualità di vita.
b) Creare una rete di medici ospedalieri con nozioni di neurologia di base per la diagnosi ed il trattamento delle patologie neurologiche in Ghana. Dopo il corso tutti i partecipanti avranno la possibilità di rivolgersi tramite e-mail ai docenti, inviando documentazione e videoregistrazioni di pazienti per avere consigli su come gestire i casi dubbi
JH: Chi saranno i partecipanti ed i docenti?
RC: I 30 principali ospedali in Ghana avranno la possibilità di mandare un medico al corso. I docenti, oltre a neurologi ed una infermiera specializzata del Centro Parkinson ICP a Milano, saranno neurologi, psichiatri e neuropsicologi di fama internazionale provenienti da paesi diversi.
JH: Come saranno impostate le lezioni?
RC: Verrà seguito un modello di "scuola per giovani neurologi’"validato della Movement Disorders Society. Al mattino vi saranno lezioni di teoria con il supporto di diapositive e di videoregistrazioni. Al pomeriggio la classe verrà suddivisa in piccoli gruppi, ciascuno dei quali visiterà pazienti affetti da diverse patologie neurologiche con l'aiuto di un tutor. Il corso verrà tenuto in inglese.
JH: Quando si terrà?
RC: Dovrei riuscire ad organizzarlo nel mese di settembre 2013.
JH: C’è qualche cos'altro da aggiungere?
RC: Ebbene, sì - che questo è il primo passo verso il mio sogno per i pazienti in Ghana.
JH: Il suo sogno? E quale sarebbe?
RC: Che tutti i pazienti con malattia di Parkinson e altre malattie neurodegenerative possano essere seguiti in maniera adeguata anche nei paesi in via di sviluppo. Il primo passo fondamentale sarà ottenere la mutuabilità della levodopa, in modo che tutti i pazienti parkinsoniani in Ghana possano usufruirne, visto che attualmente solo chi sta bene economicamente può permettersi il trattamento adeguato. La mia speranza è che questo sarà un modello da seguire anche da altri gruppi come il nostro in altri paesi in via di sviluppo, non solo in Africa ma anche in altre aree del mondo.
JH: Che sogno nobile! Ma il corso cosa c’entra?
RC: C'entra, c'entra. Ho chiesto alle autorità sanitarie locali che cosa dovrei fare per presentare la domanda di mutuabilità della levodopa e mi hanno detto che è essenziale dimostrare alle autorità politiche che ci sono tanti malati di Parkinson in Ghana. Dopo l'apertura del primo ambulatorio Parkinson della Fondazione Grigioni presso il Centro Comboniano a Sogakofe, io so che ce ne sono parecchi. Non risultano, perché i medici generici del Ghana non sanno riconoscere la malattia di Parkinson. Dopo il corso, sono convinto che il numero delle diagnosi aumenterà parecchio ed allora potrò tornare alla carica.
JH: Dr Cilia, sarebbe splendido. Oltretutto il brevetto sulla levodopa è scaduto da un pezzo ed il farmaco costa poco, per cui credo proprio che il suo sogno possa avverarsi. Nel frattempo, buona organizzazione del corso!