Uno studio della Fondazione Grigioni sulle biopsie di cute nel Parkinson
Questo studio si concentra su uno dei principali fattori genetici di rischio per il Parkinson, cioè le varianti nel gene GBA1, che codifica per l'enzima β-glucocerebrosidasi (GCase).
Le persone con queste varianti hanno una forma di Parkinson associata a GBA1. Lo studio ha l’obiettivo di trovare un biomarcatore (una "spia biologica" misurabile) che possa aiutare a selezionare e monitorare i pazienti con questa forma specifica di Parkinson durante gli studi clinici, in particolar modo quelli sui farmaci che potrebbero rallentare la progressione della malattia.
Ecco i punti chiave dello studio:
Cosa è stato fatto?
Lo studio ha confrontato tre gruppi: 27 pazienti con Parkinson associato a GBA1, 28 persone sane e 36 pazienti con il Parkinson idiopatico (cioè la forma comune non associata a mutazioni genetiche note).
Hanno analizzato:
La quantità di oligomeri di α-sinucleina (proteine che si accumulano nel cervello dei malati di Parkinson) utilizzando un metodo chiamato PLA score. L'espressione della β-glucocerebrosidasi (GCase) nel cervello e nei terminali sinaptici (che sono le zone dove le cellule nervose comunicano tra loro). La densità sinaptica (cioè la quantità di terminali sinaptici presenti).
Risultati principali:
Il PLA score, che misura gli oligomeri di α-sinucleina, è stato utile per distinguere i pazienti con Parkison associato a GBA1 dalle persone sane con un'alta precisione (sensibilità e specificità dell'88%).
Non c’è stata una grande differenza tra i pazienti con Parkinson associato a GBA1 e quelli con Parkinson idiopatico riguardo al PLA score, suggerendo che in entrambi i casi il meccanismo della malattia sia simile (ossia legato agli oligomeri di α-sinucleina).
La GCase non ha mostrato differenze significative tra i gruppi.
Tuttavia, i pazienti con Parkinson associato a GBA1 avevano una densità sinaptica significativamente più alta rispetto agli altri due gruppi, e questo ha permesso di distinguere i pazienti con Parkinson associato a GBA1 da quelli con Parkinson idiopatico.
Importanza dello studio:
lo studio sottolinea che sia il PLA score che la densità sinaptica possono essere usati come strumenti per distinguere il Parkinson associato a GBA1 dalla forma idiopatica. Inoltre, questi biomarcatoripotrebbero aiutare a monitorare i pazienti durante gli studi farmacologici con nuovi farmaci mirati a specifiche vie patologiche.
In breve, lo studio cerca nuovi modi per diagnosticare e monitorare meglio la malattia di Parkinson legata a mutazioni genetiche specifiche, concentrandosi su due biomarcatori: la presenza di oligomeri di α-sinucleina e la densità sinaptica.
Fonte: Mazzetti S, Contaldi E, Basellini MJ, Novello C, Calogero AM, Straniero L, Garrì F, Ferri V, Calandrella D, Del Sorbo F, Asselta R, Cereda E, Cappelletti G, Isaias IU, Pezzoli G. Comparing GBA1-Parkinson's disease and idiopathic Parkinson's disease: α-Synuclein oligomers and synaptic density as biomarkers in the skin biopsy. Brain Pathol. 2024 Sep 1:e13284. doi: 10.1111/bpa.13284. Epub ahead of print. PMID: 39219308.