L’inizio del cammino e il freezing della marcia
Il freezing della marcia è un fenomeno invalidante per i pazienti con malattia di Parkinson, essendo causa di cadute, limitazioni della mobilità e della socialità, e di conseguenza della qualità di vita.
Il “freezing" della marcia può essere descritto come una incapacità episodica di effettuare passi in avanti, nonostante l'intenzione di camminare. Si verifica tipicamente quando si vuole modificare l’andatura (ad esempio, durante l’inversione della marcia, il passaggio attraverso spazi ristretti) e si presenta frequentemente all’inizio del cammino. Il legame fra freezing e inizio del cammino è noto da molti decenni: grazie all’osservazione clinica sappiamo che nei pazienti con freezing sono più evidenti alcune alterazioni posturali come la flessione nel tronco in avanti o l’eccessiva flessione delle ginocchia, ed è fondamentale continuare ad indagare per comprenderne le cause e quindi poter sviluppare delle strategie mirate ed efficaci per favorire l’autonomia del paziente, in particolare attraverso la fisioterapia e la riabilitazione.
Grazie alla strumentazione all’avanguardia del laboratorio di analisi del movimento del Centro Parkinson CTO-G.Pini di Milano, sono state analizzate le caratteristiche dell’inizio del cammino in pazienti con malattia di Parkinson con e senza freezing. Particolari pedane che rilevano la forza scambiata col terreno durante la camminata del paziente hanno permesso di registrare i movimenti del “centro di pressione” (il punto di appoggio del peso sul terreno) durante l’inizio del cammino. Per permettere l’inizio del cammino il nostro centro di pressione effettua alcuni movimenti caratteristici, chiamati “movimenti anticipatori posturali”, appena precedenti allo spostamento di peso in avanti e necessari a garantire l’appoggio su una sola gamba, necessario per iniziare a camminare.
Dal confronto dei due gruppi di pazienti con quella di un gruppo di sani di pari età, si è evidenziata nel gruppo con freezing una particolare alterazione della fase che precede il sollevamento del piede. Lo spostamento del centro di pressione (ossia da fermo) in avanti è risultato ridotto in entrambi i gruppi di pazienti, ma maggiormente nel gruppo di pazienti con freezing. Questo sembra causato da una programmazione inadeguata dell’inizio del cammino, che impedirebbe al soggetto di accelerare a sufficienza il proprio peso in avanti e verso un singolo arto, che invece si mantiene molto centrale rispetto all’asse corporeo.
In ultimo, come già osservato, è stata confermata la presenza in pazienti con freezing di alterazioni posturali particolarmente pronunciate, come l’eccessiva curvatura del tronco in avanti e l'eccessiva flessione della coscia.
I risultati di questo studio sono preziosi per la definizione di protocolli fisioterapeutici mirati alla riduzione degli episodi di freezing e per la prevenzione del rischio di caduta.
Questo progetto fa parte della linea di ricerca, sponsorizzata dalla Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson, finalizzata allo studio dei problemi di equilibrio e cammino nella malattia di Parkinson soprattutto per la prevenzione delle cadute – un evento frequente che compromette la qualità di vita dei pazienti.
A cura della dr.ssa Chiara Palmisano, ingegnere biomedico e responsabile del laboratorio di analisi del movimento presso l’Ospedale universitario di Würzburg (Germania).
Fonte: Palmisano C, Beccaria L, Haufe S, Volkmann J, Pezzoli G, Isaias IU. Gait Initiation Impairment in Patients with Parkinson's Disease and Freezing of Gait. Bioengineering (Basel). 2022 Nov 2;9(11):639. doi: 10.3390/bioengineering9110639. PMID: 36354550; PMCID: PMC9687939.