La neuromelanina extraneuronale cronicizza il processo degenerativo alla base della malattia di Parkinson
La messa a punto di inibitori della neuromelanina come nuovo obiettivo terapeutico
La neuromelanina è un pigmento di colore scuro contenuto in quantità elevate nei neuroni della sostanza nera. In condizioni normali contribuisce a proteggere i neuroni dai processi ossidativi. Tuttavia, è stato scoperto che quando i neuroni muoiono a causa di un fattore tossico genetico e/o ambientale la neuromelanina rilasciata nell’ambiente extraneuronale stimola cellule di supporto ai neuroni, chiamate microglia, a rilasciare sostanze tossiche che innescano un processo infiammatorio cronico. Tale processo, a sua volta, determina la degenerazione e morte di altri neuroni, cronicizzando il processo.
La messa a punto di inibitori della neuromelanina in grado di bloccare l’attivazione della microglia rappresenta un nuovo obiettivo per la ricerca di nuove terapie contro la malattia di Parkinson
