L’esercizio fisico e l'effetto sui sintomi della malattia di Parkinson
L'efficacia dell’esercizio fisico per alleviare i sintomi della malattia di Parkinson, utilizando la Unified Parkinson's Disease Rating Scale (UPDRS).
Dopo uno screening su 668 studi, sono stati esaminati 25 articoli. Gli studi sono durati dalle 4 alle 26 settimane. I risultati hanno indicato complessivamente un effetto positivo dell'esercizio terapeutico sui pazieAAnti con PD, qualitativamente non è stata osservata alcuna differenza tra esercizio aerobico e non aerobico.
Lamotta et al. sulla base di una meta-analisi di 5 studi, hanno identificato che l'esercizio di resistenza migliora la condizione fisica, ma non sono stati in grado di concludere che l'esercizio di resistenza dovrebbe essere utilizzato come intervento. Altri due gruppi di ricerca (Li, et al., Van der Kolk, et al. Correa et al., e Tillman, et al.) hanno mostrato un significativo miglioramento dell'esercizio.. Sebbene questa revisione fornisca prove a sostegno dell'esercizio nella gestione del PD, ci sono diversi limiti notevoli che dovrebbero essere considerati quando si valutano questi risultati. In primo luogo, questa revisione ha preso in considerazione solo gli studi pubblicati dal 2017, limitando la revisione ai 5 anni più recenti. Saranno certamente necessari studi più approfonditi per capire il reale effetto dell’esercizio fisico
COMMENTO:
Secondo le ultime linee guida dell’OMS, gli adulti e anziani dovrebbero svolgere un’attività fisica di moderata intensità tra i 150 e i 300 minuti settimanali o tra i 75 e i 150 se d’intensità vigorosa; sono raccomandati anche esercizi per il rafforzamento muscolare almeno due giorni a settimana.
La raccomandazione di svolgere attività fisica multicomponente (una combinazione di attività aerobica, rafforzamento muscolare e allenamento dell’equilibrio svolti in un’unica sessione) almeno 3 giorni a settimana, viene estesa a tutti gli anziani, e non solo a quelli con ridotta mobilità, per aumentare la capacità funzionale e ridurre il rischio di cadute accidentali.
Dal punto di vista nutrizionale, è bene avere un’alimentazione equilibrata al fine di apportare tutti i nutrienti corretti all’organismo, è importante garantire un buon apporto proteico (di 1,0 – 1,2 grammi di proteine per chilogrammo di peso corporeo al giorno) per ogni individuo.
In particolar modo, nel soggetto anziano in cui spesso si riscontra una perdita della forza muscolare e della massa muscolare, in accordo con lo specialista si può consigliare un integrazione di aminoacidi essenziali utili per la sintesi proteica, da assumere dopo l’esercizio fisico.
Da non sottovalutare l’idratazione per mantenere un buon bilancio idrico: è bene consumare almeno 1,5L di acqua al giorno da distribuire correttamente prima, durante e dopo l’attività fisica per ripristinare la perdita di liquidi; evitare il consumo di acqua troppo fredda.
FONTE: Omar Ahmad S, Longhurst J, Stiles D, Downard L, Martin S. A meta-analysis of exercise intervention and the effect on Parkinson's Disease symptoms. Neurosci Lett. 2023 Feb 28;801:137162. doi: 10.1016/j.neulet.2023.137162. Epub ahead of print. PMID: 36863557.
A cura della dott.ssa Carlotta Bolliri, Biologa Nutrizionista e do.ttsa Michela Barichella, Medico Dietologo.