L'effetto della curcumina sulla malattia di Parkinson idiopatica: uno studio clinico e di biopsia cutanea
La curcumina mostra proprietà benefiche in vitro e può essere un trattamento promettente per il Parkinson. Nello studio sono stati valutati gli effetti della supplementazione di curcumina e l'accumulo di α-sinucleina (p-syn) trovata in biopsie cutanee di 19 pazienti con Parkinson che hanno ricevuto un'integrazione giornaliera di curcumina per 12 mesi e 14 pazienti Parkinson non trattati con curcumina utilizzati come controllo.
I pazienti sono stati sottoposti a diverse valutazioni cliniche neurologiche (COMPASS-31,MDS-UPDRS e H&Y,NMSS) e biopsie cutanee per valutare il coinvolgimento clinico e la presenza di α-sinucleina nei nervi cutanei all'inizio e alla fine dello studio. I livelli di curcumina e curcuminoide sono stati analizzati nel plasma e nel liquido cerebrospinale. I pazienti integrati hanno mostrato livelli rilevabili di curcuminoidi nel liquido cerebrospinale inferiori a quelli nel plasma. Hanno mostrato una diminuzione dei punteggi COMPASS-31 e NMSS e una leggera diminuzione del carico di p-syn rispetto ai pazienti non trattati che hanno mostrato un peggioramento di questi parametri nonostante l'aumento delle dosi di levodopa. I modelli statistici hanno mostrato un effetto positivo della supplementazione di curcumina nel ridurre il peggioramento dei parametri clinici e del carico p-syn.
Questi dati suggeriscono che la curcumina può attraversare la barriera ematoencefalica, è efficace nel migliorare i parametri clinici e che mostra una tendenza a diminuire l'accumulo di α-sinucleina cutaneo nei pazienti con PD.
CONSIGLIO NUTRIZIONALE:
La curcumina è il principio attivo presente nella pianta della curcuma, spezia largamente utilizzata in cucina, appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae (stessa famiglia dello zenzero). Gli effetti antinfiammatori e antiossidanti della pianta sono ormai noti da tempo: diversi studi mostrano effetti benefici nel trattamento del dolore, nell’obesità, diabete e rischio cardiovascolare, sindrome metabolica, artrite, ansia e iperlipidemia.
L'azione antinfiammatoria della curcumina sembra dipendere invece dalla sua capacità di controllare diverse molecole promotrici dell'infiammazione; inoltre può anche aiutare nella gestione dell'infiammazione e del dolore muscolare indotti dall'esercizio, migliorando così il recupero e le prestazioni nelle persone attive.
La curcumina utilizzata in cucina non è facilmente assorbibile, per questo motivo esistono in commercio formulazioni come integratori facilmente assorbibili.
Chiedere al medico curante o lo specialista se è possibile assumerli e in quale dosaggio. Occorreranno ulteriori studi per valutare efficacia sui sintomi e sulla progressione della malattia.
A cura della dott.ssa Carlotta Bolliri, biologa Nutrizionista eMichela Barichella, Medico Dietologo
FONTE: Donadio V, Incensi A, Rizzo G, Fileccia E, Ventruto F, Riva A, Tiso D, Recchia M, Vacchiano V, Infante R, Petrangolini G, Allegrini P, Avino S, Pantieri R, Mostacci B, Avoni P, Liguori R. The Effect of Curcumin on Idiopathic Parkinson Disease: A Clinical and Skin Biopsy Study. J Neuropathol Exp Neurol. 2022 May 13:nlac034. doi: 10.1093/jnen/nlac034. Epub ahead of print. PMID: 35556131.