Dieta chetogenica e malattie neurologiche: un aiuto per il cervello
La dieta chetogenica è un’alimentazione ricca di grassi e povera di carboidrati, nata negli anni ’20 come trattamento per l’epilessia.
Negli ultimi anni, si è scoperto che potrebbe avere effetti benefici anche su malattie come l’Alzheimer e il Parkinson.
Come funziona la dieta chetogenica?
Il nostro corpo solitamente usa lo zucchero (glucosio) come principale fonte di energia. Quando si riducono drasticamente i carboidrati nella dieta, il corpo inizia a produrre “corpi chetonici” dal grasso, che diventano una nuova fonte di energia per il cervello.
Benefici per il Parkinson
La malattia di Parkinson colpisce i movimenti e il controllo muscolare a causa della degenerazione dei neuroni che producono dopamina. La dieta chetogenica può:
• Migliorare l’energia del cervello: aiuta le cellule cerebrali a funzionare meglio, compensando i problemi di produzione di energia tipici della malattia.
• Ridurre lo stress ossidativo: diminuisce la produzione di sostanze dannose per il cervello.
• Ridurre l’infiammazione: la dieta sembra avere un effetto positivo sulle cellule del cervello che regolano le infiammazioni.
• Proteggere i neuroni: grazie agli effetti dei corpi chetonici, la dieta potrebbe rallentare la degenerazione neuronale.
Cosa dicono gli studi?
Alcuni studi sugli animali hanno mostrato che la dieta chetogenica protegge i neuroni dopaminergici e migliora i movimenti. Anche studi su pazienti con Parkinson hanno riportato miglioramenti nei sintomi motori e cognitivi, ma i risultati non sono ancora definitivi.
Conclusione
La dieta chetogenica è una possibile strategia complementare per il trattamento del Parkinson, ma servono più studi per confermarne l’efficacia.
Consigli nutrizionali
Per intraprendere un percorso di dieta chetogenica, è fondamentale consultare un medico dietologo, che valuterà le condizioni fisio-patologiche del paziente. Esistono infatti controindicazioni assolute, come il diabete mellito di tipo I, che rendono indispensabile una valutazione specialistica. Inoltre, è essenziale monitorare regolarmente gli esami ematochimici e garantire un’adeguata integrazione nutrizionale. Durante tutto il percorso, una supervisione medica costante è necessaria per assicurare un monitoraggio nutrizionale accurato e sicuro.
Serena Caronni, Biologa nutrizionista, e Michela Barichella, Medico Dietologo
FONTE: Rubio C, López-Landa A, Romo-Parra H, Rubio-Osornio M. Impact of the Ketogenic Diet on Neurological Diseases: A Review. Life (Basel). 2025 Jan 9;15(1):71.
